Piazzale del Girfalco, 1
63900 FERMO – Marche

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In pieno centro storico, Villa Vinci si affaccia sul lato occidentale della spianata del Girfalco, di fronte al Duomo, sul punto più alto del colle (il Monte Sàbulo) su cui si distende la città. E’ un raro esempio, almeno per le Marche, di villa urbana e non rurale, che quindi non insiste su una proprietà agricola o sul contado circostante.

Si trova sul terreno occupato, nei tempi antichi, dall’Acropoli Romana, e, nel Medio Evo, dalla possente Rocca, demolita nel 1446 al termine della dominazione di Alessandro Sforza, con il consenso di papa Eugenio IV, dal popolo infuriato per i soprusi dei vari signorotti che la usavano come presidio e per i frequenti assedi che subiva la città proprio a causa di tale rocca quasi inespugnabile, simbolo e strumento di potere.

Villa 01

Successivamente, dal 1593 agli inizi dell’Ottocento, ospitò un luogo cappuccino (il Convento di San Lorenzo, con annessi chiesa, orto e selva). Nel 1810, a seguito dell’occupazione napoleonica del 1808 e dell’annessione delle Marche al Regno italico, venne decretata la soppressione di tutte le corporazioni religiose e, conseguentemente, anche l’Ordine dei Cappuccini fu costretto ad abbandonare il posto dove si era insediato per oltre due secoli.

Villa 02

Il convento fu quindi acquisito dal demanio, venduto all’asta pubblica ed infine acquistato dal Conte Francesco Paccaroni, di nobile famiglia fermana, che ne entrò in possesso nel 1811. Il nuovo proprietario trasformò l’edificio in residenza gentilizia, senza modificarne la pianta originaria ed utilizzando prevalentemente materiali provenienti dalla demolizione del convento, mentre l’orto e la selva furono adattati a giardino e parco.

Alcuni decenni più tardi, la Villa subì radicali modifiche su progetto dell’architetto Giambattista Carducci (1806 – 1878) che realizzò, tra l’altro, la facciata in stile neoclassico (nel tipico laterizio rosso ampiamente utilizzato nel fermano), l’ampio androne passante al pianoterra e, al primo piano, uno scenografico salone centrale il cui soffitto è ornato da pitture decorative classicheggianti degli artisti fermani Nunzi, Morettini e Maranesi. I disegni originali, a colori, dell´architetto Carducci sono tuttora conservati nella Biblioteca Civica Romolo Spezioli di Fermo.

Villa 03

La Villa giunse successivamente al Conte Giovanni Battista Giammarini, figlio di una Paccaroni, dal quale venne acquistata il 20 aprile 1891, in occasione delle proprie nozze, dal Conte Guglielmo Vinci (1850 – 1922), appartenente ad una antica famiglia fermana, nonno e bisnonno degli attuali proprietari.
Dal balcone della Villa si sono affacciate numerose personalità, fra le quali si possono ricordare Giuseppe Garibaldi (1849), Pio IX (1857), il Principe di Piemonte Umberto, poi Re Umberto I (1863), il poeta Giosuè Carducci (1876), il politico e scrittore Felice Cavallotti (1894), il Principe di Piemonte Umberto, poi Re Umberto II (1925).

Dal 1914 il bene รจ sottoposto a vincolo delle Belle Arti.

Appartamento 10
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